Uno spettacolo di Gianluigi Belsito tratto da autori classici di ogni epoca, con breve omaggio alla poesia di Wystan Auden da cui è mutuato il titolo. In un gioco di “teatro nel teatro”, personaggi estremi si alternano in un simbolico spazio che è camera da letto, ma anche sala del trono, bosco spettatore, mitologica reggia, modesta alcova. Amore, potere e relative scelte, sofferte e dalle conseguenze estreme, vedono contrapposti “Antonio e Cleopatra” dell’immenso William Shakespeare, con l’altrettanto grande a lui contemporaneo Christopher Marlowe che tratteggia un peccaminoso amore omosessuale nel suo “Edoardo II”. Anche “La Prigioniera”, del drammaturgo francese Édouard Bourdet, fece scandalo all’inizio del secolo scorso per aver messo in scena, per la prima volta nel Teatro, l’amore tra due donne. E poi “Fedra”, qui nella versione di Racine, che si innamora perdutamente di Ippolito, ben più giovane di lei e figlio di suo marito. Ma l’amore narrato è anche quello per se stessi di “Narciso”, dalle Metamorfosi di Ovidio, come per un figlio che mai nascerà da “Yerma” di Federico Garcia Lorca. E poi l’iconico “Amore e Psiche”, dal testo di Apuleio, simbolicamente considerata un’unione tra il desiderio e l’anima.

Programmazione

18-05-2025 Teatro. 17:30
Costo prevendita: +0.50
ACQUISTA

Spettacolo conclusivo di un laboratorio teatrale per gli adulti diretto da Gianluigi Belsito, lo spettacolo è tratto da alcune novelle di Giovanni Verga riadattate per la scena. A cominciare da “Cavalleria Rusticana” dramma di amore e gelosia con rimandi anche all’opera di Mascagni, che mette bene in luce i meccanismi profondi della mentalità popolare, ricorrendo alla narrazione impersonale di una voce collettiva anonima presente nel dipanarsi dell’intero spettacolo che non vede interruzioni tra un’opera e l’altra. Ecco quindi avvicendarsi “La Lupa”, dalla sensualità animalesca e conturbante e perciò esclusa dalla cerchia chiusa della comunità di paese, che si invaghisce di Nanni, promesso sposo di sua figlia. Altra novella è “Rosso Malpelo”, che tocca una questione ben presente all’opinione pubblica del tempo, valida ancora oggi, come il lavoro minorile, mentre “La Roba” è la novella sull’ascesa sociale e la tragedia personale di un contadino arricchito che dà un senso totalizzante al proprio lavoro e che, per obbedire all’accumulo senza fine di beni e proprietà, sacrifica ogni altra realtà della vita. Infine “La Caccia al Lupo”, con la punizione premeditata degli amanti adulteri da parte di un marito tradito.

Programmazione

18-05-2025 Teatro. 20:30
Costo prevendita: +0.50
ACQUISTA