
LE VERITA’, VI PREGO, SULL’AMORE
Uno spettacolo di Gianluigi Belsito tratto da autori classici di ogni epoca, con breve omaggio alla poesia di Wystan Auden da cui è mutuato il titolo. In un gioco di “teatro nel teatro”, personaggi estremi si alternano in un simbolico spazio che è camera da letto, ma anche sala del trono, bosco spettatore, mitologica reggia, modesta alcova. Amore, potere e relative scelte, sofferte e dalle conseguenze estreme, vedono contrapposti “Antonio e Cleopatra” dell’immenso William Shakespeare, con l’altrettanto grande a lui contemporaneo Christopher Marlowe che tratteggia un peccaminoso amore omosessuale nel suo “Edoardo II”. Anche “La Prigioniera”, del drammaturgo francese Édouard Bourdet, fece scandalo all’inizio del secolo scorso per aver messo in scena, per la prima volta nel Teatro, l’amore tra due donne. E poi “Fedra”, qui nella versione di Racine, che si innamora perdutamente di Ippolito, ben più giovane di lei e figlio di suo marito. Ma l’amore narrato è anche quello per se stessi di “Narciso”, dalle Metamorfosi di Ovidio, come per un figlio che mai nascerà da “Yerma” di Federico Garcia Lorca. E poi l’iconico “Amore e Psiche”, dal testo di Apuleio, simbolicamente considerata un’unione tra il desiderio e l’anima.